Sistemi di allerta - approfondimento

I Sistemi di Allerta: obbligo od opportunità?

di Tim Management

“Si stava meglio una volta quando le cose erano più semplici ed a portata di mano”. 

E’un sunto liberamente elaborato del pensare comune.
Sembrerebbe così. Ma questa affermazione è strettamente legata al ‘cambiamento’!
Il ‘cambiamento’ è generalmente rifiutato dal un punto di vista psicologico sostanzialmente per due motivi:

  • ogni individuo, anche imprenditore, si ricava la sua ‘confort zone’ dentro la quale opera con i suoi strumenti ed i suoi valori. Si dice: ‘Se ho sempre fatto ‘così’ ed ha funzionato, perché cambiare?’.
  • ogni individuo ha una naturale attitudine a resistere al ‘cambiamento’: forse un retaggio del processo evolutivo. 

Attenzione.

Oggi, più che mai, le imprese sono chiamate ad un continuo adattamento/cambiamento per poter sopravvivere o prosperare.
Si. Ma cambiare come?

  • All’interno di quale scenario temporale, tecnologico, competitivo, legale o finanziario?
  • In quale direzione?
    Con quali energie ed intensità?
  • Con quali strumenti di difesa?
  • Con quali margini di sicurezza economica, finanziaria, legale? O, al contrario, con quale margine di rischio?

Sicuramente domande non facili e per le quali non esiste una immediata ed unica risposta.
Una cosa è certa. L’imprenditore deve sempre prendere una ed una sola decisione alla volta ed il più delle volte è ‘solo’ nella gestione del processo decisionale.

I Sistemi di Allerta: obbligo od opportunità?

I Sistemi di Allerta: un’opportunità per poter prendere decisioni giuste: il ‘Cruscotto Aziendale’

Il processo decisionale e la modalità con cui si forma la decisione sono fondamentali sia per il successo dell’impresa, sia, nell’ottica di gestione della crisi, per scongiurare danni o maggiori danni, in caso di revisione dall’operato dell’imprenditore da parte di un Tribunale.

La nuova legge sulla crisi d’impresa coglie appieno questo aspetto. L’imprenditore, sia esso individuale o societario, deve prendere decisioni informate ovvero che si basino su dati ed informazioni corrette e veritiere. Decisioni frutto di un processo logico, verificato e verificabile.

Per ottenere ciò il legislatore obbliga chi gestisce l’impresa di dotarsi di un sistema amministrativo adeguato volto a garantire la permanenza od il recupero di quel bene aziendale che è la ‘continuità dell’impresa’.

Il tutto si riassume nel ‘cruscotto aziendale’ mutuando la terminologia del settore automobilistico.

Chi si metterebbe al volante di un’automobile che seppure funzionante non ha un cruscotto in cui è segnato il livello della benzina (capacità finanziaria), un navigatore od una cartina, alcune spie fondamentali come il livello dell’olio o la temperatura dell’acqua?
Senza, questa strumentazione si navigherebbe a vista e prima o poi saremmo costretti a chiamare il carrattrezzi o finiremmo fuori strada.

La metafora calza, ma nel modo del business c’è una difficoltà in più. La rete stradale del business non è allestita con segnali stradali o la segnaletica orizzontale. 

Nel mondo economico del business occorre avere la capacità di immaginare la strada, perché questa non è fisicamente tracciata e visibile.

E quindi, la segnaletica deve proiettarla l’imprenditore sul suo parabrezza. Si immagini una specie di head up immaginng.

Questo è quello che fa il ‘cruscotto aziendale’: 

  1. Proiettare il futuro: segnalare che c’è una curva (probabile riduzione del fatturato e sue conseguenze sulla cassa o raggiungimento del pieno utilizzo degli affidamenti bancari), che ci sono possibili pedoni che transitano (magazzino che si sta incrementando o costi di produzione in crescita e margini prospettici decrescenti), ecc.
  2. Prendere atto dello stato dell’auto: le normali spie come ad esempio il livello del carburante (scorte di magazzino sufficienti od eccessive), consumo medio del carburante (efficienza operativa di produzione), pneumatico con bassa pressione (indicatore di turnover del personale o basso utilizzo della capacità produttiva prospettica), pulsante di accensione dei fari, ecc.
I Sistemi di Allerta: obbligo od opportunità?

I Sistemi di Allerta: il Voucher Innovation Manager ed il Controllo di Gestione

Avvalersi della opera intellettuale di un manager che, entrando in azienda, impianti un sistema di Controllo di Gestione ed infine un Cruscotto Aziendale può rientrare nel voucher Innovation Manager, con una contribuzione fino al 50% dei costi sostenuti.

I Sistemi di Allerta: trasformare un costo percepito come spesa inutile in un proficuo investimento 

Mi sembra naturale concludere che sia opportuno dotarsi di un Cruscotto Aziendale e che invece non sia opportuno affidarsi alla navigazione a vista ovvero in assenza di segnaletica stradale, spie di allerta o bottoni di comando.

Un eventuale tribunale che valutasse l’operato dell’imprenditore che ha condotto la propria azienda a fari spenti non potrebbe che giudicare negativamente questo modo di fare.

Ecco perché, a parere di chi scrive, l’obbligo di istituire i nuovi sistemi di allerta è una grossa opportunità offerta agli imprenditori.

Condividi:

Altri contenuti

Rivoluzione digitale

Le principali sfide per il 2022 in termini di digitalizzazione dei processi
di Tim Management

La pandemia ha definito e velocizzato per necessità l’introduzione del digitale nel lavoro Il digitale si è...

Continua a leggere

Finanza sostenibile

La crisi energetica persiste. Quali le opportunità per le imprese europee?
di Tim Management

La trasformazione industriale sostenibile è necessaria e la crisi energetica rappresenta senza dubbio una sfida per le...

Continua a leggere

Temporary Manager

Il Diversity Management e i vantaggi che assicura all’azienda
di Tim Management

In quest’epoca storica stiamo imparando a convivere con la diversità e a vederla non come un limite, bensì come un...

Continua a leggere

Parla con un Partner di TIM Management

Per qualsiasi esigenza i nostri consulenti sono a vostra disposizione per trovare insieme
la soluzione più adeguata per la vostra azienda.