GET: Green Environmental Technologies, scienza e ricerca per l’energia
di Tim Management
“L’energia non si crea, e non si distrugge ma semplicemente si trasforma in un’altra forma di energia” ce lo dice la prima legge della termodinamica, anche detta legge di conservazione dell’energia, e significa che, in un sistema chiuso, il totale dell’energia rimane costante, anche se l’energia può essere convertita da una forma all’altra.
GET Green Environmental Technologies GmbH è una NewCo costituita in Svizzera da sei ingegneri e imprenditori che operano nel campo della produzione di energia e che si sono dedicati a ottimizzare il più possibile questo processo di conversione energetica e a renderlo accessibile al mercato in termini di costo, fattibilità e affidabilità.
I mercati di riferimento nei quali opera la NewCo sono l’energetico, l’industriale e l’agricolo.
La lunga esperienza professionale dei fondatori, quasi duecento anni se sommiamo tutte le esperienze di lavoro dei membri del gruppo, consente a GET di poter contare su di un bagaglio unico di esperienze e competenze nella progettazione di componenti chiave e nel project management, unito a una profonda conoscenza del mercato e della rete e alla capacità di gestire progetti e organizzazioni complessi, multidisciplinari e multiculturali.
Dopo anni di collaborazione, di reciproco riconoscimento e stima professionale, il team di GET ha messo a fattor comune una serie di interessanti progetti che hanno raggiunto la fase di implementazione e si preparano all’ingresso sul mercato, questi progetti sono:
Ciclo Brayton o Rankine inorganico CO2 ad alta pressione HP-CBC o CRC℗
GET, insieme a GLOBALTHERM, brevetterà un nuovo ciclo Brayton e Rankine inorganico, funzionante con CO2. Il ciclo CO2 ad alta pressione è una variante del tradizionale ciclo termodinamico ad acqua o organico e utilizza la CO2 come fluido di lavoro. Si differenzia dal ciclo tradizionale in quanto utilizza l’espansione del gas CO2 come una turbina a gas per generare elettricità.
L’utilizzo dell’espansore a turbina a gas consente di aumentare l’efficienza termodinamica del ciclo e di ridurre di dieci volte la taglia della turbina necessaria. Inoltre, l’utilizzo di un turboespansore a gas consente di ridurre i costi di investimento e le dimensioni fisiche dell’impianto rispetto al ciclo tradizionale.
ETS (Energy Thermal Storage)
Si tratta di un sistema in grado di immagazzinare l’energia termica prodotta dalle centrali solari, per sua natura soggetta a discontinuità nella produzione, e renderla disponibile per il sistema, in un flusso altamente efficiente e costante. Il sistema consiste in una batteria termica in grado di immagazzinare per il tempo necessario l’energia termica e renderla disponibile in continuo per l’impianto di cogenerazione a valle.
La collaborazione con ENEA, che risale al 2018, ha consentito agli ingegneri di GET di utilizzare un brevetto ENEA, sviluppato per aumentare l’efficienza e l’accumulo termico nelle centrali solari a specchio, per sviluppare una batteria termica in grado di accumulare e cedere l’energia termica con un’alta efficienza, garantendo una portata costante agli impianti di generazione termoelettrica. Lo scambiatore di calore brevettato funziona con i ‘Sali fusi’, una tecnologia in grado di raggiungere capacità di accumulo fino a 640 gradi centigradi e di mantenere questa energia per lunghi periodi, con perdite trascurabili.
Questi due sistemi sono progettati per impianti di cogenerazione e termovalorizzazione, recupero energetico per processi industriali che generano elevate quantità di calore (come i settori dell’industria siderurgica, ceramica, del vetro, dell’alluminio o del cemento) e infine sono adatti ad alimentare impianti agroalimentari e impianti di riciclaggio a chilometro zero, con riciclo dei rifiuti in modalità tri generazione, ovvero produzione di energia elettrica, termica e frigorifera.
Un esempio concreto riguarda la produzione di acciaio da Forno Elettrico (EAF). In questi cicli di produzione che generalmente durano 40 minuti, vengono eseguite almeno due se non tre cariche di rottame, in questo periodo di carica il processo di fusione e quindi di emissione termica viene interrotto. Abbiamo quindi che nel sistema di evacuazione dei fumi la temperatura varia da poche decine di gradi centigradi a picchi che possono raggiungere i 1.400 ° C. Da qui la necessità di possedere la tecnologia e le soluzioni tecniche per costruire uno scambiatore che riesca ad essere efficiente e funzionare con queste variazioni, lo scambiatore naturalmente utilizza come fluido termodinamico i Sali fusi in composizione e percentuali adeguate a formare un mix specificatamente pensato per quel particolare ciclo. A questo punto si possono immagazzinare i Sali nella batteria termica che funziona da vero e proprio integratore, rendendo disponibile il fluido vettore a temperatura costante ed in maniera continua per il processo di generazione a valle che potrebbe essere un WRC, un ORC o addirittura il nostro ciclo a fluido inorganico CBC o CRC. Qui sotto uno schema semplificato del sistema:
Eseguendo simulazioni con un ciclo CBC e dopo avere eseguito misure adeguate nei punti di presa si perviene a risultati che sono molto promettenti; infatti, con un forno da 200 Tonnellate che ha un consumo di energia elettrica di 54MWhe in 40 min. , che è il tempo di fusione detto Tap to Tap, si perviene al risultato unico in queste applicazioni, di recuperare e generare indietro nel processo, o reimmettendola in rete, circa il 15% dell’energia elettrica immessa, che vuole dire 8MWhe e quindi una potenza installata sull’impianto di cogenerazione di 12MWe. Se consideriamo i costi di investimento per una tecnologia di questo genere, che sono intorno ai 45 – 48 Mil €, in funzione della complessità del lay-out di impianto, partendo dal green field per una fornitura chiavi in mano, si possono ipotizzare dai 4 ai 5 anni di ROI per un impianto che ha una vita operativa di 25 – 30 anni. I conti sono stati fatti facendo delle proiezioni future molto ottimistiche sul PUN, prezzo € al MWh stabilito dal GME (Gestore dei Mercati Energetici) italiano.
La partecipazione di una ESCO nella gestione del sistema sia come conduzione che come manutenzione utilizzando una formula di finanziamento totale del progetto potrebbe rendere all’utente finale l’operazione molto più appetibile sia da un punto di vista finanziario che gestionale.
Esempi di questo genere se ne potrebbero fare parecchi in tutti i settori citati, concludiamo dicendo che il cliente finale, oltre ad avere un ritorno sostanziale nell’abbattimento dei costi di produzione ottiene anche un prestigioso ritorno di immagine e di qualificazione che gli permette di ottenere ulteriori finanziamenti agevolati, risultando completamente in compliance con i parametri di crescita sostenibile identificati dalla UE. Qui sotto un grafico che mostra il funzionamento da integratore di sistema della batteria termica sull’esempio di ciclo discontinuo citato:
GET ha scelto la Svizzera per la sua sede e sta per lanciare sulla borsa di Zurigo un prestito flessibile, con una durata di quattro anni e un tasso di interesse annuo dell’8%, rivolto a trader professionisti e utilizzabile anche come strumento commerciale per pagamenti e contratti.
La ricetta di GET, fatta di know-how specializzato, conoscenza del mercato, soluzioni tecniche innovative, esperienza di gestione e supporto finanziario internazionale, è destinata a trovare spazio nel mercato europeo e, nel prossimo futuro, anche globale.
Per maggiori informazioni non esitate a scrivere a Filippo Tagliabue per mail o LinkedIn.
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