Trovare e mantenere il giusto livello di complessità nell’IT è cruciale per le aziende, poiché influisce direttamente sull’efficienza operativa, i risultati economici, la flessibilità e l’innovazione. Una complessità eccessiva mette in tensione le risorse, aumenta i costi e ostacola il raggiungimento delle performance attese.
L’IT, ovvero la Tecnologia dell’Informazione, è un acceleratore essenziale delle performance aziendali. Per questo man mano che crescono le esigenze aziendali e, di conseguenza, le aspettative l’aumento della complessità è un processo quasi inevitabile.
La semplificazione dell’IT dovrebbe essere un punto prioritario all’ordine del giorno, sia per i team che si occupano di tecnologia che per l’intera organizzazione aziendale. Gestire proattivamente le complessità intrinseche, comprendendo a fondo le cause dei problemi, aiuta le imprese a mantenere un vantaggio competitivo verso i concorrenti.
Le aziende cercano naturalmente di tenere il passo degli sviluppi tecnologici, per questo motivo va sempre valutata la possibilità che i progressi possano generare un aumento della complessità all’interno della organizzazione IT, del panorama dei sistemi informatici e, in generale, dell’intera infrastruttura. I cambiamenti nella strategia, nei modelli di business e nei processi, così come il proliferare della burocrazia interna, introducono ulteriore complessità, rendendone essenziale una gestione consapevole.
Dove nascono le complessità
Ma da dove deriva la complessità? Sicuramente dall’intricata interconnessione di componenti, processi, servizi e sistemi che riguardano l’area IT. Trovare e mantenere il giusto livello di complessità è cruciale per le imprese, perché è da questo coefficiente che dipende, direttamente, l’efficienza operativa, l’agilità dell’azienda nel rispondere agli stimoli esterni, e la sua capacità di innovare.
È ovvio che una complessità eccessiva mette sotto pressione le risorse, aumenta i costi e ostacola le performance, ma, al contrario, uno scenario eccessivamente semplificato, finisce per limitare la flessibilità, l’agilità e può portare a perdere opportunità di crescita. Gestendo attivamente la complessità, prevedendo in anticipo le azioni correttive necessarie, le aziende possono ottimizzare l’allocazione delle risorse, prendere decisioni più efficaci e allineare i loro investimenti IT con la strategia aziendale. Questo, a sua volta, significa aumentare la produttività, favorire l’innovazione, adattarsi alle tecnologie emergenti e ottenere un vantaggio competitivo.
Il primo passo è senz’altro identificare, comprendere e misurare i fattori di complessità dell’IT. Tale conoscenza consente ai leader aziendali – quelli specifici dell’area IT, ma anche i leader dell’intera impresa – di valutare l’impatto più ampio di ciascun fattore, identificare potenziali effetti a cascata e sviluppare strategie efficaci nell’affrontare e gestire la complessità in modo integrato, e non a compartimenti stagni. L’azienda deve condividere equamente la responsabilità per questo impegno strategico: le complessità dell’area IT non possono essere gestite solo dall’area stessa, è impensabile.
Il secondo passo è definire l’approccio con cui affrontare queste complessità. La misurazione dei fattori di complessità IT può essere affrontata sia in modo quantitativo che qualitativo, a seconda degli aspetti specifici che vengono valutati.
Una valutazione che combina misurazioni quantitative e qualitative consente alle organizzazioni di ottenere una comprensione completa della complessità IT. Una visione esterna e una metodologia robusta possono aiutare a fornire le informazioni necessarie per una valutazione complessiva che consenta alle organizzazioni di individuare aree di miglioramento, definire le priorità delle azioni e
sviluppare strategie efficaci per gestire e ridurre la complessità.
Guidare la complessità genera valore
I risultati della valutazione possono fungere da base per le valutazioni future anche predittive della complessità, in modo che le aziende possano monitorare i progressi nel tempo e misurare concretamente i propri sforzi nell’affrontare la gestione della complessità IT.
Del resto, la gestione attiva della complessità dell’IT crea valore in diversi modi e su diversi livelli:
- Efficienza operativa: comprendendo e razionalizzando processi e sistemi complessi, le organizzazioni possono operare in modo più efficiente, risparmiando tempo e risorse.
- Riduzione dei costi: la semplificazione dei paesaggi IT può portare a risparmi riducendo le spese superflue per manutenzione, supporto e infrastruttura.
- Miglioramento delle performance: un ambiente IT equilibrato può migliorare le prestazioni e l’affidabilità dei sistemi, portando a una migliore performance complessiva delle operazioni aziendali. Oltre a consentire un grado di sicurezza aziendale elevato.
- Aumento dell’agilità: i sistemi IT, le cui complessità vengono consapevolmente gestite, sono più agili e adattabili, consentendo alle organizzazioni di rispondere rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato e alle diverse esigenze aziendali.
- Potenziamento dell’innovazione: gestendo la complessità, le organizzazioni possono liberare risorse e concentrarsi sull’innovazione e sulle iniziative strategiche anziché essere bloccate nella gestione di sistemi che dovrebbero, per natura, lavorare in autonomia.
- Miglior processo decisionale: con una comprensione più chiara della complessità IT e del loro impatto sulle operazioni aziendali, le organizzazioni possono prendere decisioni più informate sugli investimenti e sulle strategie da intraprendere.
- Vantaggio competitivo: una gestione efficace della struttura IT può fornire un vantaggio competitivo consentendo un più rapido time-to-market, un miglior servizio ai clienti e una maggiore flessibilità nell’adattarsi alle tendenze di mercato.
La tua azienda dovrebbe investire nell’analisi e nella semplificazione del panorama IT, analisi che parte inevitabilmente da una gestione consapevole della complessità.
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