Leadership post-Covid: le sfide per i leader del prossimo futuro

La missione di TIM è quella di supportare le Aziende nelle fasi di sviluppo e/o di ristrutturazione, affiancandole nella gestione del cambiamento

Leadership post-Covid: le sfide per i leader del prossimo futuro

La pandemia di COVID-19 ha colpito duramente ogni settore e ogni aspetto della vita lavorativa, modificando profondamente anche il panorama imprenditoriale. 

Ai top manager è stato richiesto non solo di operare durante un periodo di forte incertezza e di prendere decisioni difficili in tempi ristretti, ma di riuscire anche a mantenere viva la fiducia e la credibilità della propria leadership, messa a dura prova durante la pandemia. 

Oggi i cambiamenti imposti drasticamente dalla crisi sanitaria si stanno consolidando in un nuovo modo di vivere e organizzare il lavoro in azienda (come abbiamo riportato in questo articolo), fatto di smartworking, alternanza in ufficio, nuovi strumenti digitali a supporto della gestione e dell’organizzazione del workflow.

Ma il cosiddetto “new normal” presenta ancora numerose sfide per i leader aziendali, ai quali sono richieste, oggi più che mai, specifiche competenze per affrontare con successo il cambiamento

Quali? Abbiamo individuato 3 aspetti fondamentali che i leader del prossimo domani dovranno tenere in considerazione per guidare con successo la propria organizzazione. 

  1. Responsabilità crescenti e approccio agileLa teoria della metodologia agile trova nell’incertezza e nell’imprevedibilità del tessuto economico e sociale odierno la sua massima funzionalità.
    Secondo uno studio condotto recentemente da Edelman sul livello di fiducia globale verso governi e istituzioni, aziende multinazionali e media, il 66% delle persone ritiene che i CEO e i grandi leader aziendali debbano assumere la guida del cambiamento senza aspettare il via libera dei governi.Queste grandi aspettative delle persone si traducono in una maggiore esposizione delle decisioni. I leader dovranno dunque essere in grado di affrontare le attuali sfide di interesse globale, mantenendo un approccio agile e flessibile di fronte al cambiamento.
  2. Le persone al centroEssere un leader oggi significa creare le giuste condizioni nella quali tutto il personale aziendale abbia la possibilità di crescere professionalmente e lavorare al massimo dell’efficienza.
    I leader di oggi e di domani devono essere trasparenti e realistici con i propri dipendenti, dimostrando sicurezza delle proprie scelte ma anche empatia verso le esigenze del singolo.
    Più aperte e sincere saranno le comunicazioni, più i dipendenti saranno coinvolti nel perseguimento degli obiettivi e nelle attività dell’azienda.Una vera leadership responsabilizza le persone, facendole sentire apprezzate per il proprio operato e fornendo loro tutto ciò di cui hanno bisogno per superare qualsiasi difficoltà.
    Con il consolidamento del lavoro ibrido, i leader dovranno trovare le migliori soluzioni per bilanciare il lavoro in ufficio con quello da remoto.
    Sarà fondamentale infatti lasciare ai dipendenti autonomia nelle decisioni e nella gestione del workflow, ma allo stesso tempo garantire coinvolgimento e allineamento con il resto del team e dell’azienda.
  3. Team ibridi, inclusivi e connessi
    Il mondo post pandemia sarà sempre più caratterizzato da team concretamente divisi tra spazi virtuali e spazi fisici, in luoghi diversi e persino in diverse organizzazioni.
    Tutto questo renderà più difficile la creazione di team solidi e connessi, aumentando potenzialmente i sentimenti di disconnessione e riducendo la soddisfazione sul lavoro.
    In risposta a queste criticità, i leader dovranno assicurarsi di garantire tutti gli strumenti e le occasioni affinché le persone riescano a superare i vincoli dettati dalla distanza e a creare reali momenti di relazione e condivisione.
    Sono numerose oggi le piattaforme digitali che permettono di lavorare a distanza senza perdere il contatto con le persone e con ciò che si sta facendo e numerose possono essere le iniziative per emulare la vita in ufficio, dalla pausa caffè condivisa, alle presentazioni via mail o videochiamata di un nuovo arrivato al resto del team.

 

Oggi è il momento di passare definitivamente da una gestione basata su dogmi del passato, autoritaria e distaccata, ad una leadership empatica e con uno sguardo rivolto alle sfide sociali ed ambientali, alla digitalizzazione, al futuro.

La diversità, l’inclusione, la salute mentale e il benessere dovranno continuare ad essere i punti centrali su cui i soffermarsi, creando canali di ascolto con i propri collaboratori e dipendenti, comprendendo le nuove esigenze delle persone e trasformando le esperienze della pandemia in nuove soluzioni per affrontare il cambiamento.

 

TIM Management è in grado di supportare le aziende nelle fasi di sviluppo e nella gestione del cambiamento con partner di alto profilo che hanno maturato una profonda esperienza sul campo. 

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La comunicazione a supporto del turnaround: perché è fondamentale

Un processo di risanamento aziendale si traduce come una forma di cambiamento della struttura organizzativa di un’azienda, caratterizzata inoltre dalla necessità di attuare la ristrutturazione con tempistiche limitate e spesso urgenti. 

Nell’affrontare una crisi aziendale o un periodo finanziariamente complicato, numerosi imprenditori sentono di aver esaurito tutti gli strumenti per far fronte alle difficoltà, trascurando completamente un fattore chiave: la comunicazione.

Il ruolo della comunicazione per un processo di ristrutturazione è infatti fondamentale sia nella sua componente interna, ovvero tutti quelli scambi aziendali e allineamenti interni che devono essere costanti ed efficaci, sia nella sua componente esterna, ovvero quella comunicazione rivolta agli investitori. Ma partiamo dalla prima.

 

Comunicazione interna: conversazione e condivisione per superare la crisi

Quando si parla di comunicazione aziendale non ci si riferisce unicamente agli incontri con i senior manager o ad una sporadica mail di aggiornamento. Si fa riferimento invece a qualsiasi tipo di comunicazione che avviene all’interno dell’organizzazione e che apre canali e nuove relazioni in tutti i livelli di business aziendali.

Spesso, infatti, le informazioni che provengono dai dipendenti, che mantengono un contatto diretto con i clienti e lavorano quotidianamente “sul campo”, possono rivelarsi estremamente utili in un contesto di turnaround, per comprendere cosa funziona maggiormente e cosa non funziona proprio. 

Quali sono dunque le azioni che un imprenditore o manager deve intraprendere per creare un ambiente aziendale in cui possano verificarsi reali scambi conversazionali e attivare una comunicazione diffusa ed efficace nei momenti di difficoltà che necessitano di un processo di turnaround?

  1. Valorizzare le conversazioni
    Quando un’azienda è in crisi, il supporto di tutti i componenti dell’organizzazione è fondamentale. Coinvolgere i propri dipendenti nelle diverse attività e renderli parte integrante della possibile soluzione crea consolidamento e lealtà.
  2. Diffondere una cultura di comunicazione aperta
    L’era digitale offre infinite opportunità di comunicazione e di canali di condivisione, ma è fondamentale non sottovalutare l’importanza degli scambi interpersonali. Creare un ambiente dove è possibile comunicare e interagire liberamente permette di approfondire le relazioni con i dipendenti e conoscere le complessità che coinvolgono il flusso di lavoro e che potrebbero riversarsi anche sui clienti. 
  3. Condividere la visione aziendale
    In un processo di turnaround, una volta che la nuova strategia è stata sviluppata e l’attività dell’azienda inizia a stabilizzarsi, è fondamentale comunicare la nuova direzione in modo chiaro e coinvolgente e assicurarsi che essa venga recepita e condivisa da tutti. Quando tutti i dipendenti comprendono realmente le caratteristiche del nuovo assetto aziendale e gli obiettivi prefissati, diventa più semplice superare la crisi e completare il turnaround.

Comunicare con gli investitori durante una ristrutturazione

Nei momenti di difficoltà, gli investitori esaminano attentamente ogni dettaglio per comprendere al meglio quali sono le prospettive e gli obiettivi dell’organizzazione. 

I manager coinvolti in un turnaround infatti, devono essere in grado di trasmettere un senso di umiltà riguardo a ciò che è andato storto ma allo stesso tempo devono dimostrarsi sicuri nel sapere come correggere gli errori commessi. 

Indipendentemente dal fatto che il turnaround prenda la forma di una ristrutturazione formale o di un reindirizzamento strategico, gli investitori guarderanno con attenzione le più piccole sfumature di ogni affermazione, rapporto, apparizione pubblica e metrica delle prestazioni. 

Come per la maggior parte delle situazioni complesse, non esiste un unico approccio per comunicare efficacemente con gli investitori durante i turnaround, ma come per la comunicazione interna, è possibile individuare alcuni fattori su cui porre l’attenzione. 

  • Comunicare secondo il punto di vista dell’investitore

Un turnaround di successo richiede collaborazione e coordinazione con gamma di parti interessate. 

Comunicare presto e spesso è fondamentale per creare una narrativa coerente e convincere gli stakeholder che il turnaround è una proposta vincente per tutti i soggetti coinvolti.

  • Prestare attenzione ai cambiamenti tra i principali azionisti

Un’analisi approfondita degli investitori interessati può aiutare i manager che stanno attuando il processo di ristrutturazione dell’azienda in difficoltà a valutare il probabile impatto dei vari miglioramenti. Comunicare le proprie azioni e le nuove strategie tramite interviste a giornali o società di comunicazione può rappresentare una scelta intelligente per capire se il cambiamento in atto è valutato positivamente dagli investitori. 

  • Esprimere una visione solida e specifica del futuro dell’azienda

Un’azienda che sta attuando un turnaround deve costruire una visione del futuro dell’organizzazione in maniera dettagliata e convincente, definendo precisamente i piani di azione per superare la crisi.

La nuova proiezione dovrebbe includere anche obiettivi finanziari di alto livello, con uno schema di come saranno raggiunti.


Il valore di un temporary manager nella gestione della comunicazione

L’inserimento di un manager ad interim esperto a supporto dell’azienda nella sua fase di crisi, può rappresentare la scelta migliore per aiutare l’organizzazione e i suoi manager a creare lo slancio di cui hanno bisogno per entrare in una nuova era di creazione di valore.

In TIM Management abbiamo consolidato negli anni numerose esperienze nel risanamento e nel rilancio di aziende in difficoltà e sappiamo come intervenire nella gestione efficace della comunicazione durante una fase così delicata. 

In base alle specifiche esigenze dell’organizzazione, interveniamo prontamente con le soluzioni più efficaci e con l’inserimento del manager più adatto per affrontare le sfide richieste dall’incarico in questione. 

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